L’intermittence, un po’ di storia
L’intermittence, un grande sistema per garantire il sostegno agli artisti in Francia. Un tema sempre caldo e delicato. Chi sono gli “intermittents” dello spettacolo? Per definizione sono gli artisti che lavorano, per l’appunto, in modo intermittente. Il sistema sociale francese ha deciso di creare nel 1936 questo regime chiamato d’intermittenza. Gli artisti versano dei contributi che gli permettono di avere, nei periodi in cui non lavorano, una sorta di pensione. Secondo gli ultimi accordi, per poter usufruire delle indennità, bisogna accumulare 507 ore di lavoro nell’arco di dieci mesi.
Questo statuto è messo periodicamente in discussione, ma ugualmente difeso con forza da tutti gli artisti francesi.
Per il quinto appuntamento con Portraits abbiamo incontrato un’artista coreografa: Shaula Cambazzu. Di origini sarde, Shaula ha lasciato l’Italia nel 1993. Dopo aver vissuto 18 anni a Bruxelles, ha deciso di trasferirsi a Parigi. Ed è proprio lei a raccontarci qualcosa di più su l’intermittence.
“È un sistema di protezione. Si lavora un certo numero di ore, pagando dei contributi chiaramente. E questo ci dà diritto ad avere una protezione sociale. Una pensione di disoccupazione. È un aiuto che tiene conto dei nostri ritmi lavorativi, che non sono regolari. Lavoriamo spesso per progetti. Lavoriamo con persone diverse. In Francia questo statuto è riconosciuto, ma grazie a degli anni di lotta. E si cerca spesso di rimetterlo in questione. Fortunatamente gli artisti francesi sono sempre pronti a battersi per continuare a proteggere il regime de l’intermittence, che ci permette di vivere delle vite degne. E ci permette di continuare ad arricchire la società con l’arte.”
Artemisia Project
Con la sua compagnia, Artistique Théâtre, debutterà il 7 Marzo al Théâtre du Soleil, nella splendida cornice della Cartoucherie, a Vincennes. La loro nuova creazione si intitola Artemisia Project. La regia è affidata a Lucille Cocito, le coreografie sono di Shaula Cambazzu.
Lo spettacolo ha come tema la condizione della donna nella nostra società patriarcale. Questo è raccontato attraverso il personaggio di Artemisia. Con la stessa forza della sua omonima barocca, Artemisia, artista, speaker in una radio e madre sola con due bambini, farà sentire la sua voce in questo mondo impazzito. Attraverso ironia e poesia ci trasporta nella sua vita, rendendoci partecipi delle sue lotte quotidiane. Una vita che si incrocia con altri destini, altri personaggi. Agathe, rifugiata siriana, Henriette, giovane donna chiusa in un universo muto e che trasforma i rumori del mondo in silenzi di danza.
Teatro e danza si fondono in questo racconto struggente e ironico, poetico e realistico, delle follie della nostra società completamente imbevuta di contrasti.
Uno spettacolo da non perdere. Dal 7 Marzo al 1 Aprile.
Quando
Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato alle 20h
Domenica alle 15h
Dove
Salle de répétition du Théâtre du Soleil, presso la Cartoucherie a Vincennes
Come arrivare
Metro 1. Fermata Château de Vincennes, poi navetta gratuita fino a La Cartoucherie.
Bus N° 112, fermata La Cartoucherie.
Prevendite qui.