La cattedrale di Notre-Dame di Parigi è uno dei simboli di Francia, insieme alla Tour Eiffel, la basilica del Sacro Cuore e l’Arco di Trionfo. L’incendio del 15 aprile 2019, che distrusse il tetto, la flèche (guglia) e parte della volta nella navata centrale, non è stato un duro colpo soltanto per i francesi, ma un po’ per tutto il mondo. Notre Dame è un luogo misterioso e affascinante per diversi motivi. Esistono infatti tanti aneddoti interessanti su questa cattedrale, che non tutti conoscono (come la leggenda delle porte del diavolo). In questo articolo vi sveleremo altre 5 curiosità sulla cattedrale di Notre Dame de Paris.
Tempio della Ragione
Notre Dame di Parigi è una cattedrale in stile gotico costruita tra il 1163 e il 1250. Nel corso della sua lunga vita è sopravvissuta più volte alla storia (grazie ai vari restauri) e non ha sempre avuto la fama che ha oggi. Ad esempio, nel corso della Rivoluzione Francese (1789-1799), la cattedrale venne saccheggiata e devastata, rischiando anche di essere distrutta completamente. Fortunatamente ciò non accadde, ma nel 1793, la chiesa venne convertita in Tempio della Ragione, fino al 1801, quando questa tornò alla Chiesa Cattolica, grazie al concordato tra l’allora papa Pio VII e Napoleone Bonaparte (il quale proprio a Notre Dame, nel 1804, venne incoronato “Imperatore dei francesi”).
Curiosità sulla cattedrale di Notre Dame: Victor Hugo e il gobbo
Nonostante Napoleone, nei primi anni dell’Ottocento Notre Dame versò in un tale stato di abbandono, che rischiò di essere nuovamente rasa al suolo. A rinnovare l’interesse dei parigini verso quella cattedrale ormai malmessa fu Victor Hugo con il suo romanzo Notre-Dame de Paris del 1831. Alcuni interventi erano già stati effettuati anni prima e sembra che Hugo trovò lì l’ispirazione per il personaggio del gobbo di Notre Dame. Dai diari di Henry Sibson, scalpellino inglese che lavorò al restauro della cattedrale a inizio ‘800 (le cui opere sono custodite ora alla Tate Britain di Londra), lo scultore capo veniva chiamato da tutti “Le Bossu”, in quanto gobbo. Si dice che lo stesso Hugo, interessato ai lavori di restauro, abbia conosciuto lo scultore capo e da lì creò il suo personaggio più famoso.
I Gargoyle e la Galleria dei Re
Un altro segno distintivo di Notre Dame de Paris, sono i suoi gargoyle che adornano la facciata. Queste statue dalle sembianze di mostri non sono soltanto ornamenti, ma hanno anche una funzione pratica. I gargoyle non sono altro che “doccioni”, che fanno defluire l’acqua piovana che si accumula nelle gronde. Un’altra curiosità su Notre Dame che non tutti sanno è che nel progetto originale non era previsto nulla di tutto ciò. I gargoyle sono stati infatti aggiunti durante i lavori di restauro ottocenteschi dall’architetto Eugène Viollet-le-Duc. Durante quei lavori vennero inoltre ricostruita l’intera Galleria dei Re che si trova sulla facciata principale. Le 28 statue dei re di Giudea erano infatti state distrutte durante la rivoluzione. Le loro teste furono poi ritrovate nel 1977 e ora si trovano al Museo del Medioevo di Parigi.
La forma ad “H” di Notre Dame
Notre Dame è sicuramente riconoscibile anche grazie alle due torri della facciata occidentale. Queste torri conferirebbero alla cattedrale la forma ad “H”. Nel il simbolismo, questa lettera viene associata al concetto di elevazione verso il cielo (si pensi ad esempio al dio del sole greco “Helios” che sale con il suo carro verso il cielo). Inoltre, Nell’antico ermetismo cristiano, la lettera H è vista anche come una “scala” che collega i diversi mondi.
Curiosità su Notre Dame: le reliquie della cattedrale
Tra le curiosità su Notre Dame de Paris, sono da menzionare anche le tre reliquie custodite nella cattedrale. Queste riguardano tutte la crocifissione di Cristo: la corona di spine, un frammento della Santa Croce e uno dei chiodi con cui venne crocifisso. Custodite a Notre Dame sin dai primi dell’Ottocento, queste reliquie hanno rischiato di essere completamente distrutte durante l’incendio del 2019. Il prezioso tesoro venne salvato grazie all’intervento del cappellano dei vigili del fuoco di Parigi, Jean-Marc Fournier. In attesa di tornare a Notre Dame, le reliquie sono state trasferite alla Sainte Chapelle, dove si trovano tutt’ora.
