In attesa dell’evento più magico di aprile, l’Hanami al Parc de Sceaux, ovvero il festival per celebrare il Sakura, la fioritura dei ciliegi giapponesi, siamo andati a Sèvres per visitare la bellissima pagoda Tinh Tam. Per tutti quelli che, “Forse andrò in Giappone solo alla retraite”, non disperate gente! L’Oriente vi aspetta a due passi da Parigi. Venite a scoprire le pagode parigine sotto lo sguardo benevolo del Buddha…
Pagoda Chua Tinh Tam
Costruita a Sèvres in 8 anni da artigiani buddhisti volontari e inaugurata nel 1990 da alcuni Grandi Venerabili provenienti da Hong Kong, Singapore e Taiwan. Eretta su tre livelli come da tradizione, può essere visitata dai turisti soltanto al primo piano e unicamente la domenica durante due momenti di culto, al mattino e nel pomeriggio. Le foto non sono ammesse, ma vi mostriamo qualche scatto rubato. È un luogo di culto che può essere visitato interamente solo dai Grandi Venerabili: la sacralità e l’atmosfera fa mancare il cuore di un battito… Entriamo nella “cour” e la bellezza precede lo sguardo. Varie rappresentazioni del Buddha davanti a noi: il Buddha storico in meditazione,a sinistra il Buddha dell’Est, in cammino verso il Risveglio, poi il Buddha con la mano tesa nell’atto di donare e il Buddha dell’Ovest o Buddha Medico. Il profumo d’Oriente, eco di antiche litanie, arriva da un giardino alle spalle della pagoda. Pace..
Come arrivarci: da Gare Montparnasse, prendere il Transilien N Gare de Rambouillet e dopo 5 fermate scendere a Gare de Sèvres Rive Gauche; 700 m a piedi fino al 4 rue des Bois, 92310 Sèvres.
La Grande Pagoda
Il luogo più misterioso del Bois de Vincennes… Siamo soliti visitare il parco naturale nel 12° arrondissement di Parigi per la magnificenza del paesaggio e della fauna, cigni e anatre che camminano tranquillamente accanto a noi lettori, seduti su una panchina in un pomeriggio d’autunno. Ma nascosta dalla vegetazione e dalla cinta muraria, fa capolino la Grande Pagode che in origine ospitò i padiglioni del Camerun e del Togo nell’Esposizione Coloniale del 1931 e poi fu ristrutturata interamente in onore del culto buddhista. L’ipnotico bâtiment accoglie il più grande Buddha d’Europa, interamente in oro e alto più di 9 metri! Potrete visitare la pagoda di Vincennes solo durante grandi eventi aperti al pubblico: vi consiglio di consultare il calendario sul sito ufficiale della Grande Pagoda. E per i lettori, una perla: se vi è capitato di leggere La via del Buddha del maestro tibetano Kalou Rimpoché, sappiate che la sua reincarnazione, il giovane S.E. Yangtsi Kalou Rimpoché, è uno tra i venerabili maestri invitati al centro buddhista di Vincennes!
Come arrivarci: metro linea 8, fermata Porte-Dorée.
Video della Grande Pagoda. ©Mairie de Paris
La Maison Loo
E poi c’è lei: la Maison Loo, non una vera pagoda ma uno splendido esempio di architettura cinese in pieno 8° arrondissement. La bella rue de Courcelles ha l’onore di ospitare quella che fu la dimora di un giovane e ricco cinese, Ching-Tsai Loo, venuto a Parigi verso la fine del XIX secolo per intraprendere i suoi studi. Diventato antiquario specializzato nell’arte orientale, Loo decise nel 1928 all’apice della sua ricchezza, di far costruire la sua abitazione all’architetto François Bloch. L’ispirazione? Un’affascinante pagoda. La dimora è ancora più magnetica al suo interno, con decorazioni e un arredamento che ricordano le stupende case da thè cino-giapponesi. Insomma, a pochi passi dal Parc de Monceau, uno spettacolo dell’arte orientale nella Parigi haussmaniana e, come dicono i francesi, un completo dépaysement.
Come arrivarci: Metro linea 2, fermata Courcelles e poi a piedi fino al 48, rue de Courcelles, 75008 Paris.
Hanami a Sceaux
E per finire, sabato 20 aprile e domenica 21, tutti al Parc de Sceaux per festeggiare il Sakura, la cerimonia sacra in onore della fioritura dei ciliegi! Parate, canti, danze, workshops per adulti e bambini a partire dalle 12 del mattino fino alle 3 di notte. Trovate i dettagli del programma qui.
Come arrivarci: da Chatelet – Les Halles metro linea B e dopo 9 fermate scendete a Bourg la Reine oppure Parc de Sceaux.
Vi lascio con un haiku del poeta giapponese Kobayashi Issa (1763-1827), affinché tutti noi possiamo imboccare la via del Risveglio:
Mondo di sofferenza:
eppure i ciliegi
sono in fiore.