Claudia Cardinale, all’anagrafe Claude Joséphine Rose Cardinale, nasce a Tunisi da genitori siciliani quando la Tunisia era un protettorato francese.
Claudia Cardinale
Il rapporto con la cultura francese per la Cardinale è sempre molto stretto da subito, considerando che frequenta scuole francesi. Inoltre ad un certo punto della sua vita, dopo molti anni di carriera vissuta in modo serrato fra Roma e Hollywood, nell’89 si trasferisce stabilmente a Parigi, che ha sempre definito “la mia vera casa”.
Del resto da bambina parlava e studiava in francese, che è rimasta sempre la sua lingua madre. Pur avendo radici italiane molto profonde, Claudia Cardinale è sempre rimasta a Parigi, che nella maturità l’ha accolta da città cosmopolita quale è. Anche i genitori della Cardinale a suo tempo hanno studiato in scuole francesi. Eppure l’italianità nel padre ingegnere tecnico delle compagnie ferroviarie locali, è così forte da mantenere caparbiamente la nazionalità italiana invece di prendere quella francese, che avrebbe facilitato la vita della famiglia, durante gli anni della Seconda guerra mondiale.
Angelica – Il gattopardo
E così Claudia nella maturità, stabilendosi in Francia ha preferito mantenere a sua volta sempre la cittadinanza italiana. “Essere italiana e francese è qualcosa di indissociabile. Ed è indissociabile anche dalla mia storia e dalla costruzione della mia identità”. Una vita quella di Claudia Cardinale che è stata per buona parte come un romanzo, come un film. La svolta della sua vita arriva a vent’anni.
Durante la Settimana del cinema italiano a Tunisi organizzata dall’Unitalia-Film, vince in modo casuale e inconsapevole, il concorso per la “più bella italiana di Tunisia”. La vittoria le porta come premio un viaggio a Venezia; durante la Mostra del cinema. Sul lido della spiaggia, in un’epoca di un cinema in bianco e nero, l’affascinante ragazza dalla bellezza un po’ selvaggia non passa inosservata. Molti registi e produttori cinematografici presenti la notano.
Italiani nati a Tunisi
La vita in Africa, il successo repentino, travolgente e incredibile con un segreto doloroso nel cuore. La violenza subita da adolescente, una gravidanza da mantenere segreta e il figlio che nasce a Londra. Lei è giovanissima e cresce pubblicamente Patrik, come un suo fratellino. Nondimeno, la carriera esplode, va avanti come un turbine, ma al contempo la Cardinale si sente legata a quei contratti troppo blindati.
Così dopo diciassette anni di set e ritmi serratissimi c’è un cambio radicale di vita. Nasce l’amore con il regista Pasquale Squitieri, con cui come ella stessa racconta in seguito, rivive ritmi più lenti, addirittura l’adolescenza mai vissuta. La carriera si blocca, le si fa il deserto attorno ma poi il talento, l’amore del pubblico e Zeffirelli che la chiama per un ruolo importante, innescano di nuovo quella magia che può esistere solo nel cinema.
Mauro Bolognini
La maternità vissuta poi nella maturità con la figlia Clodine, è più serena, consapevole e le restituisce molto di quello che le era stato strappato. La Cardinale, durante la sua lunga carriera, iniziata a metà degli anni Cinquanta e durata più di sessant’anni, recita nella commedia all’italiana, negli spaghetti western, così come nelle pellicole drammatiche a Hollywood. 150 film, alcuni dei quali tratti da prestigiosi capolavori della letteratura. La Cardinale ha vissuto un cinema incredibile con Visconti per esempio, e con l’immenso Sergio Leone.
Ricorda quando all’epoca del Gattopardo era coccolata. Visconti le comprava degli oggettini d’antiquariato d’argento preziosi, originali d’epoca, come uno specchietto, o un porta cipria che lei doveva mettere nella borsetta quando interpretava Angelica. Nessuno li avrebbe visti, ma lei sapeva di averli e serviva per costruire l’insieme. Oggi sarebbe impossibile lavorare così, ma quel sistema di produzione dette dei frutti meravigliosi.
I soliti ignoti
Amata per quello sguardo e quel “broncio sensuale”, così come per quella voce bassa, profonda e particolare, la Cardinale è nel cuore del pubblico. Come le altre attrici della sua stessa generazione, ha incarnato un nuovo modello femminile, oltre le maggiorate. A volte era timida, altre volte una donna emancipata. Poteva essere volitiva e battagliera, ma libera e indipendente. Ragazzetta analfabeta nel film “I soliti ignoti”, oppure selvaggia e sensuale come Angelica nel Gattopardo. Diventa una prostituta che si difende con un coltello accanto ad Alberto Sordi all’inizio degli anni ’70.
Claudia Cardinale afferma nel tempo la proprietà di se stessa, e aspira sempre a ruoli diversi, cercando di conciliare vita privata e carriera. Potremmo elencare infiniti premi e film girati con i più grandi registi, ma è l’amore del pubblico, mai venuto meno, tutto ciò che conta. Da Mauro Bolognini a Visconti mai un cedimento al botteghino.
Prix Henri-Langlois
L’Italia ha spesso omaggiato Claudia Cardinale, così come la Francia. Ricordiamo una bellissima festa a sorpresa, di cui l’attrice non sapeva nulla, organizzata al termine dell’undicesima edizione del Prix Henri-Langlois, con la complicità della figlia. Si trattava del premio in omaggio al geniale inventore della Cinèmathèque francaise, pioniere della conservazione e del restauro dei film da tramandare alle generazioni future.
(Foto Facebook Claudia Cardinale)
