Federica Pellegrini compie 31 anni. E si regala una nuova medaglia d’oro, conseguita a Gwanju in Corea del Sud, nei 200 stile libero il 24 luglio, con il suo 1’54’’22. L’impresa è epica: otto medaglie mondiali di fila per i 200 sl. Il podio è suo dal 2005. E tutto ciò a quasi 31 anni, che per un atleta in generale non è da poco, sbaragliando Ariarne Titimus (argento, classe 2000) e Sarah Sjöeströem (bronzo, soccorsa a bordo vasca per insufficienza di ossigeno). C’est-à-dire che mentre la Pellegrini vinceva la sua prima medaglia olimpica ad Atene nel 2004 appena sedicenne – riportando sul podio la bandiera italiana 32 anni dopo i tempi d’oro di Novella Calligaris – la Titimus appena gattonava.
Federica Pellegrini: da Spinea a Divina
Nata a Spinea (Venezia) nel 1988, oggi Federica Pellegrini compie 31 anni. Durante la sua lunga carriera un numero impressionante di vittorie mirabolanti, ma anche di cadute, seguite immancabilmente da risalite. Inizia la sua attività agonistica giovanissima, dimostrando una forza e una potenza che hanno del prodigioso. Le sue gare al cardiopalma vedono puntualmente quella rimonta rapida e inesorabile, divenuta ormai il suo marchio di fabbrica. Negli anni si susseguono i mondiali e le olimpiadi, vedendola sempre in prima linea. La ragazzina nata nel profondo Veneto diventa la “Divina”. Lucida nei confronti delle rivali (anche in amore). Laure Manaudou prima – quanto scalpore fece quell’anello di fidanzamento gettato contro Luca Marin ormai in coppia con la Pellegrini – e il portento statunitense Katie Ledecky poi.
La forza e l’umanità
Ma Federica Pellegrini non é solo quella macchina macina-chilometri che siamo abituati a vedere in vasca. Anche i momenti di difficolta sono stati tanti e importanti. Come per esempio la bulimia e le crisi di ansia di cui la campionessa ha in alcune occasioni parlato. Ma anche il dolore fortissimo per la perdita del suo storico amatissimo coach, Alberto Castagnetti, scomparso nel 2009 a 66 anni. Anche con questo ultimo ed ennesimo oro ha mostrato tutta la sua umanità dichiarando tra le lacrime (di gioia) che questo appena trascorso sarebbe stato il suo ultimo mondiale.
E a noi piace immaginarla proprio così: fragile eppure invincibile, capace di rinascere dalle sue fragilità, dalle ceneri, come l’araba fenice rappresentata in uno dei suoi tatuaggi, il suo animale totem.
E allora goditi il successo Federica, mentre noi ti dedichiamo i nostri migliori auguri!
Foto di copertina: ©fina1908 (Facebook).