Jordan Mechner: da Prince of Persia alla graphic novel “Monte Cristo"!

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Jordan Mechner: il creatore di Prince of Persia e la sua nuova graphic novel “Monte Cristo”!

Jordan Mechner - Couverture Jm

Jordan Mechner in un’intervista esclusiva per noi di itParigi! Se sei un ragazzo o una ragazza degli anni ’80, non potrai aver dimenticato il grande successo di Prince of Persia! Mechner creò questo fantastico videogame che fu letteralmente un evento rivoluzionario nell’industria del settore. E ora, direttamente da Los Angeles e dopo numerosi successi, Jordan si trasferisce in Francia! Lo abbiamo incontrato per questa magica intervista sul suo passato e sui suoi progetti futuri, come la nuova sensazionale graphic novel per Glénat Edition BD. Restate con noi e godetevi i misteri di Monte Cristo!

Immagina di essere nata alla fine degli anni ’80 e di aver deciso di abbandonare in un angolo le tue bambole, perché hai scoperto un oggetto incredibile: il personal computer! Ho 35 anni e so bene di cosa sto parlando… All’inizio, i miei occhi si posano su un Commodore 64: i floppy disk, quel meraviglioso suono metallico, ti ricordi? E poi, un altro strumento più avanzato fa il suo ingresso nella mia casa: il pc Amiga! La perfetta combinazione tra Amiga e i miei sogni d’infanzia aveva un solo nome: Jordan Mechner.

Il padre di Prince of Persia cambiò completamente il mondo di milioni di gamers e di lettori con un particolare occhio per la grafica. E ora, un altro pezzo importante della carriera di questo immenso artista che passa anche per le graphic novel, sta per vedere la luce. Signore e signori, Jordan Mechner e il primo tomo “Le Prisonnier” del suo Monte Cristo!

Tavola "Gettato In Mare"
Un prigioniero gettato in mare, nella graphic novel Monte Cristo di Jordan Mechner – Fonte: © 2022, Editions Glénat

itParigi. Ciao Jordan! Prima di tutto, grazie davvero per questa intervista! Tutta la redazione di itParigi è onorata di incontrarti! Come stai e perché hai deciso di lasciare il tuo Paese per la Francia?

Jordan Mechner. Grazie, il piacere è tutto mio! Mi sono trasferito in Francia (da Los Angeles) diversi anni fa per un progetto di videogames e mi sono sentito davvero a casa. Sono americano, cresciuto a New York e vissuto a San Francisco e a Los Angeles, ma mio padre è nato in Europa e forse è per questo che non mi sento straniero qui.

itP. Preferisci definire te stesso come un realizzatore di videogiochi o piuttosto come un artista? E quando hai scoperto la tua passione per la grafica e per i giochi?

JM. Considero me stesso un narratore. I videogames sono per me un mezzo della narrazione, come i libri, le graphic novels e i film. Ogni mezzo ha in sé dei propri super poteri e dei limiti, ognuno di questi è un mestiere a parte. Ho scoperto i videogames più tardi degli altri – all’età di 13 anni, quando i giochi arcade a gettoni e Apple II comparvero e cambiarono il mio percorso di vita. Fino ad allora, la mia grande passione erano i fumetti. Sognavo di realizzare film di animazione.

itP. Usando la tecnica di animazione chiamata “rotoscoping” e con l’aiuto di tuo fratello David, hai creato un videogioco leggendario, Prince of Persia: non si trattò soltanto di un videogame in 8 bit, ma di una realtà grafica dove i movimenti umani di tuo fratello divennero quelli del nostro amato Principe. Ognuno di noi era PoP! Quanto i fumetti hanno ispirato il tuo lavoro e quali erano i tuoi preferiti?

JM. Cominciando all’età di 5 anni o forse prima, ho letto ogni fumetto che avessi a portata di mano. Gli animatori della Disney sono stati i miei primi idoli – seguiti dagli artisti di MAD magazine, che rappresentarono una grande ispirazione. Ero fortunato a vivere a New York, dove c’erano un sacco di librerie. Tuttavia, ho scoperto i fumetti francesi ed europei come Tintin, Asterix e Blueberry soltanto molto più tardi – insieme a fumetti underground americani come Love and Rockets, Daniel Clowes e Art Spiegelman, quando avevo vent’anni. Le opere di Hugo Pratt (Corto Maltese), Bilal e Schuiten sono stati di grande ispirazione per The Last Express, il primo gioco che ho realizzato dopo Prince of Persia.

La realizzazione del videogioco Prince of Persia (1989) di Jordan Mechner – Fonte: Jordan Mechner.

Il rotoscoping è una tecnica che risale ai primissimi tempi dei film di animazione. Era usata dagli animatori Disney e da altri, incluso Ralph Bakshi nel suo Lord of the Rings del 1978. Per Prince of Persia ho filmato mio fratello (che all’epoca aveva 15 anni) correre e saltare nel parcheggio della nostra scuola superiore. È fantastico come la sua personalità individuale venisse fuori dai suoi gesti, anche quando è stata ridotta ad una figura di 40 pixels di altezza. Vedere i suoi movimenti sullo schermo dell’Apple II mi è sembrato una magia allora ed è ancora oggi così. Qualche anno più tardi, abbiamo usato il rotoscoping per creare le animazioni di The Last Express.

itP. È impossibile odiare PoP perfino quando, in altre versioni del gioco come The Shadow of the Flame, il personaggio si trasforma nel suo doppio oscuro, il Dark Prince. Come hai fatto a far emergere chiaramente la nobiltà d’animo di un personaggio di un videogame che non parlava nemmeno?

JM. Le azioni parlano più forte delle parole!

itP. Ti preoccupa il fatto che la gente ti possa ricordare più per PoP che per altri tuoi progetti? Ricordiamo che tu, Jordan Mechner, sei anche un eccellente sketch artist e che hai realizzato la recente pubblicazione del tuo “Year 1, 2 and 3 in France”, una trilogia dei tuoi diari di schizzi (cominciata nel 2017).

JM. Sono molto felice che le persone amino così tanto Prince of Persia. Ma proprio come un padre è ugualmente orgoglioso di tutti i suoi ragazzi, il progetto che mi emoziona tanto e di cui voglio parlare al mondo è sempre il più giovane, il più recente. Spero che i bei ricordi dei lettori di Prince of Persia li incoraggino a dare un’occhiata a Monte Cristo e alle altre mie graphic novels di cui altrimenti non avrebbero sentito parlare. L’intenzione che mi ha guidato nella creazione di Prince of Persia è ancora presente nei miei libri più recenti, soltanto attraverso un differente mezzo di comunicazione.

Jm Sketch
Un meraviglioso sketch di Jordan Mechner – Fonte: © Jordan Mechner

Scrivere e disegnare fumetti è stata la mia prima passione, fino all’adolescenza quando ho spostato il mio focus sulla realizzazione di videogames e poi sulla scrittura di sceneggiature. Ho iniziato a disegnare schizzi dal vivo di nuovo nel 2008, come hobby quando il film Prince of Persia con Jake Gyllenhaal come protagonista, si stava girando in Marocco. Collaborare con grandi artisti dei fumetti come LeUyen Pham e Alex Puvilland per Templar, e ora con Mario Alberti per Monte Cristo, ha rinnovato in me il desiderio di creare attraverso il mezzo narrativo della graphic novel, che ho amato da prima ancora che scoprissi i computer e i videogiochi.

itP. E ora, proprio come ci hai anticipato, una nuova sfida per la tua carriera: la tua nuova graphic novel per Glénat Editions BD sarà presto pubblicata! Il titolo di quest’opera è emblematico, Monte Cristo: perché hai scelto questo tema? Qual è stata la tua ispirazione per questo lavoro?

JM. Alexandre Dumas è uno tra i miei autori preferiti fin dall’infanzia. È un maestro nel creare personaggi di fantasia indimenticabili e nell’intrecciare le loro avventure su uno sfondo di eventi storici reali. Il suo lavoro è stato per me fonte di grande ispirazione nella creazione di Prince of Persia, di The Last Express e anche della mia ultima graphic novel, Templar. Monte Cristo rappresenta la prima volta in cui ho adattato direttamente una storia di Dumas e il primo libro che ho realizzato che fosse ambientato nel nostro mondo moderno, piuttosto che in un panorama storico o fantasy.

Jordan Mechner - Attentato
Un attentato viene annunciato dai media. Una tavola di Monte Cristo di Jordan Mechner e Mario Alberti – Fonte: © 2022, Editions Glénat

Ho riletto il romanzo originale di Monte Cristo qualche anno fa, durante un viaggio in treno attraverso l’Europa. Mi ha colpito il fatto che, sebbene fosse ambientato nel XIX secolo sullo sfondo degli intrighi napoleonici, la sua storia e i suoi temi fossero estremamente attuali ai giorni nostri. La premessa dell’ingiustizia – persone potenti che distorcono la legge per servire i propri interessi, che qualcuno potrebbe essere rapito e tenuto in detenzione a tempo indeterminato senza un processo o addirittura un’accusa – risuonava in me soprattutto in quanto americano che ha vissuto l’amministrazione Bush durante la guerra al terrorismo. Mi sono reso conto che un adattamento moderno della storia di Monte Cristo si sarebbe tradotto perfettamente nell’America post-11 settembre, il mondo che conosco meglio.

Ciò che amo di Dumas è il suo modo di fondere tematiche serie in una storia così bella e accattivante. Come lettore mi piace essere intrattenuto, non indottrinato. Ma voglio anche trattenere qualcosa di reale che rimarrà con me e che abbia un significato nel mondo in cui vivo.

itP. Dato che sono una grande fan dei videogames (e soprattutto una tua fan), ho bisogno di chiederti se stai pensando a un nuovo videogame basato sulla graphic novel di Monte Cristo.

JM. Onestamente non mi era venuto in mente fino a quando non me l’hai chiesto proprio ora.

itP. C’è qualcuno che vorresti ringraziare per questo nuovo progetto e quando, esattamente, potremo vedere l’uscita di Monte Cristo per Glénat Editions BD?

JM. Il primo volume di Monte Cristo, “Le Prisonnier” sarà pubblicato in Francia a maggio 2022. È la trilogia di una graphic novel in tre volumi. Il mio collaboratore e partner creativo è il meraviglioso illustratore italiano Mario Alberti, e lui ha fatto un lavoro incredibile nel dare vita al mondo di Monte Cristo. Prima d’ora, Mario è stato maggiormente conosciuto per la fantascienza e il fantasy. Una storia moderna che coinvolge intrighi internazionali, finanza e crimine, fondata sulla realtà con un’ambientazione epica da giramondo, è una nuova direzione per lui e per me. Come i lettori del libro vedranno, lui ha accettato la sfida.

Jordan Mechner - Nave Soccorso
Il misterioso prigioniero di Monte Cristo viene recuperato – Fonte: © 2022, Editions Glénat

Mario è un artista completo: inizia con una ricerca approfondita, raccoglie tonnellate di riferimenti su come apparivano davvero le cose, ma poi disegna pagine che sono sciolte, dinamiche e coinvolgenti, con un grande senso per la linea, la composizione e il colore. Insomma, fa molto di più che raccontare una storia. La sua opera è viva.

Devo ringraziare ComixBuro a Montpellier per averci riunito e aver reso possibile questo libro. È stata una grande esperienza per me e non vedo l’ora che i lettori scoprano il risultato.

itP. Cosa direbbe Jordan Mechner a un giovane artista che vorrebbe diventare un grande creatore di videogame e un graphic designer come te? Qual è il tuo consiglio per iniziare questo lavoro?

JM. Due parole: Just start. Se stai pensando di non avere ancora un particolare software, o i fondi necessari, o un’opportunità di lavoro o un corso di studi, non aspettare lo stesso. Fai ciò che fa un bambino che vuole fare arte in modo naturale: usa qualsiasi strumento abbia a portata di mano, anche se si tratta di un semplice pastello. Le prossime due parole, ugualmente importanti: Don’t stop. Con questo tipo di attitudine rimarrai stupito di quanto sarai cresciuto e di tutto quello che sarai riuscito ad ottenere nel giro di pochi anni. Puoi trovare altri miei consigli sul mio sito, www.jordanmechner.com. Ho pubblicato 20 suggerimenti per game designers. Alcuni sono specifici per videogiochi, ma molti di loro funzionano ugualmente per realizzare fumetti e altri media creativi.     

itP. Ringraziamo ancora una volta Jordan Mechner! È stato un onore immenso per noi (e per me ^_^) poter parlare con te! Ti sosteniamo per il tuo nuovo progetto della graphic novel Monte Cristo e ti auguriamo il meglio per la tua vita in Francia!

JM. Grazie! It’s been a pleasure.

Concludo l’intervista con le lacrime agli occhi e scusate se è poco, cari lettori. :’-) Che tu sia un ex bimbo degli anni ’80, un appassionato di videogames o un giovane game designer, spero che questo racconto di vita onesto e generoso, ti sia piaciuto. Non perdere la graphic novel Monte Cristo di Jordan Mechner e come disse un certo Walt Disney:

“If you can dream, you can do it!”

— Walt Disney

(Se puoi sognarlo, puoi farlo!)

Foto di copertina: a Sx, la copertina del primo volume inedito di Monte Cristo. A Dx, Jordan Mechner. Fonte: © 2022, Editions Glénat

Jordan Mechner: il creatore di Prince of Persia e la sua nuova graphic novel “Monte Cristo”! ultima modifica: 2022-04-09T11:48:06+02:00 da Sarah Jay De Rosa

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