Come dicono i francesi, enfin une date! La Samaritaine riaprirà i battenti, il prossimo 28 maggio 2021! Gli storici grandi magazzini parigini, i primi in assoluto della Ville Lumière, riaccoglieranno il pubblico dopo anni di chiusura. Questo luogo simbolo haussmaniano è stato, infatti, in fase di ristrutturazione dal 2005. Ma ora potremo finalmente varcare la sua soglia e visitare un edificio che affonda le sue radici nell’epoca di Enrico IV. Vediamo insieme perché.
48000 metri quadrati di superficie complessiva: La Samaritaine è il più grande store di tutta Parigi. I primi grandi magazzini della Ville Lumière, nati in periodo haussmaniano e annoverati tra i monumenti storici della città. Un passato, quello di questo edificio, molto importante non solo a livello storico ma anche artistico. Del resto, Parigi è davvero un museo a cielo aperto e lo stile Art Nouveau e Art Déco de La Samaritaine, ne fanno un colosso dell’arte, oltre che del commercio. La sua riapertura, quindi, rappresenta un evento per turisti e residenti, curiosi di poter ammirare i risultati del restauro da 750 milioni di euro. Ma da dove nasce l’idea di un palazzo così? E perché chiamarlo proprio in questo modo?
Le origini di un mito, con il nome di una pompa dell’acqua…
Situato in una posizione strategica, a due passi da Notre-Dame e dal Louvre, nella centralissima rue de Rivoli, La Samaritaine è sempre stato un edificio magnetico. Voluto nel 1870 dal commerciante parigino Ernest Cognacq e da sua moglie Marie-Louise Jaÿ, il mega store dall’elegante stile Art Nouveau, fu opera degli architetti Frantz Jourdain e Henri Sauvage. Il monumentale batiment doveva (e così è stato), creare un’esperienza unica per il cliente, libero finalmente di passeggiare per i corridoi di una vera e propria città del commercio.
La Samaritaine rivoluzionerà per sempre la distribuzione tradizionale, ponendo le basi dello shopping moderno. Ma perché chiamare l’edificio proprio in questo modo? Sembra che questi grandi magazzini avessero preso il nome da una pompa dell’acqua che si trovava sul Pont Neuf e che risaliva addirittura all’epoca del re Enrico IV di Borbone (1553-1610).
Un mega restauro da 750 milioni di euro per far rinascere La Samaritaine
Si vociferava della riapertura de La Samaritaine già dall’anno scorso, ma come sempre ormai, è il Covid-19 a decidere dell’agenda mondiale. Ecco che i grandi magazzini del I arrondissement, riapriranno i battenti il prossimo 28 maggio e non ad aprile come si era pensato. 15 anni di restauro costato la bellezza di 750 milioni di euro e finanziato da LVMH, il colosso mondiale del lusso di proprietà di Bernard Arnault. La notizia battuta dall’ANSA, riproponeva le stesse parole in conferenza stampa a Parigi di Jean-Jacques Guyoni, presidente de La Samaritaine, nonché direttore finanziario del gruppo LVMH, che ha chiosato definendo l’operazione “la rinascita, la resurrezione della cattedrale del commercio”.
Ma cosa diventeranno quindi, i più grandi magazzini della Ville Lumière? Oltre ad aver ristrutturato le bellezze architettoniche operate a fine ‘800 da Frantz Jourdain, il colosso collegherà nei suoi due edifici, la Quai du Louvre e rue de Rivoli in unico abbraccio. Un progetto faraonico che vedrà anche la presenza di un hotel a 5 stelle con 72 camere, lo Cheval Blanc e tanto altro. Il complesso, infatti, conterà anche 96 alloggi popolari, uffici e un asilo nido.
Cosa aspettiamo allora? RDV il prossimo 28 maggio al civico 9 di rue de la Monnaie, nel I arrondissement, per rivivere il sogno di un edificio storico e dalla proverbiale eleganza parigina.
In copertina: la facciata de La Samaritaine – Fonte: Pixabay.
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