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Autoritratto di Benvenuto Cellini scoperto a Parigi arriva in Italia

Annalisa Di Maria e Andrea da Montefeltro con l'autoritratto di Benvenuto Cellini

Un “inedito” Benvenuto Cellini è stato svelato per la prima volta in Italia, in occasione dei 450 anni dalla morte dell’artista. Annalisa Di Maria e Andrea da Montefeltro, membri del Comitato di esperti del Centro per l’UNESCO di Firenze hanno presentato per la prima volta al pubblico italiano l’autoritratto dello scultore e orafo fiorentino, nel corso di una conferenza internazionale, svoltasi lo scorso 3 novembre a Verona, in collaborazione del Club per l’Unesco di Verona. Dei collezionisti francesi hanno “scoperto” a Parigi nel 2004 in un mercato dell’antiquariato. Allora questo era conosciuto come “ritratto di una persona sconosciuta e autore sconosciuto“. In seguito è stata trovata un’iscrizione su un pezzo di carta, incastonato tra l’opera e la cornice, che ha ricondotto la paternità a Benvenuto Cellini. Da allora l’opera è rimasta parte di una collezione privata e non era più tornata in Italia, fino ad oggi.

Studi sull’autoritratto di Benvenuto Cellini

L’autoritratto di Benvenuto Cellini è un olio su carta di 61×48 centimetri. Nel corso degli ultimi 15 anni, molti studiosi hanno effettuato diversi analisi sul dipinto per confermare la paternità dell’artista fiorentino, tra i massimi esponenti del Manierismo italiano. In primo luogo questi hanno preso in esame i pigmenti utilizzati negli strati del dipinto. La loro analisi ha rivelato che la realizzazione dell’opera intorno al XVI secolo. Altre analisi, la prima nuovamente sui pigmenti, condotta dalla dottoressa Sara Walden, ricercatrice che da anni collabora con il Louvre di Parigi e la National Gallery di Londra, e la seconda multispettrale, effettuata dal Dr. Triolo dell’Università di Genova, hanno poi comprovato la prima datazione dell’opera.

Autoritratto Benvenuto Cellini

Per confermare la “mano” del Cellini dietro il dipinto, il proprietario si è rivolto al dr. Raoul Perrot, tra i massimi specialisti europei in materia. Confrontando l’autoritratto con altre opere dello scultore fiorentino, il dr. Perrot nuovamente certificato che quel “ritratto di una persona sconosciuta e autore sconosciuto” è l’autoritratto di Benvenuto Cellini. Lo stile e i dettagli, se confrontati con altre opere (come ad esempio l’autoritratto conservato nella Biblioteca di Torino) mostrano evidenti segni comuni. Questo consente quindi di confermare ancora una volta l’inequivocabile paternità dell’opera all’“orafo sanguinario” (epiteto di Cellini, conosciuto all’epoca per la sua indole rissosa).L’autoritratto presentato a Verona, è l’unico esempio di opera pittorica realizzata da Benvenuto Cellini. Il desiderio della proprietà, è quello di poter offrire l’opera a titolo gratuito, ai vari musei del mondo partendo proprio dall’Italia, per fare in modo che il dipinto possa essere ammirato da tutti.

Autoritratto di Benvenuto Cellini scoperto a Parigi arriva in Italia ultima modifica: 2021-11-24T11:49:09+01:00 da Antonello Ciccarello

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Julieta B. Mollo

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