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Il Louvre restituirà all’Italia le opere d’arte che trattiene? Il ministro Sangiuliano ha fatto richiesta ufficiale

Il Louvre restituirà all’Italia le opere - Ministro Sangiuliano in foto

Il Louvre restituirà all’Italia le opere d’arte? Sono circa 248. Direi che è la domanda delle 100 pistole. Qualcuno alzerà il sopracciglio scettico; tuttavia viviamo un’epoca in cui si cerca di restituire “il bottino” al legittimo proprietario e il governo francese dovrebbe seguire l’esempio.

Il Louvre restituirà all’Italia le opere- dipinto italiano presente al Louvre

Al contempo il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è andato al Louvre e ha fatto una richiesta ufficiale e non possiamo che essere fieri di lui. Attendevamo da tanto questo evento. Del resto tempo fa anche il Vaticano ha ritenuto opportuno restituire frammenti archeologici provenienti dall’Acropoli di Atene.

Il Louvre restituirà all’Italia le opere d’arte?

Il British Museum invece in tempi non sospetti, ha deciso di restituire all’Iraq tutte le opere trafugate. Inoltre, gli Stati Uniti hanno restituito un cucchiaio risalente a 3000 anni fa alla Palestina. Sempre gli U.S.A. hanno restituito ben 77 reperti antichi allo Yemen, tra cui 64 teste scolpite e 11 pagine manoscritte del Corano.

Il Louvre restituirà all’Italia le opere -
Lo sposalizio della Vergine, opera del Perugino

La città di New York ha restituito all’Italia 200 reperti archeologici rubati, per un valore di 10 milioni di dollari. Il procuratore di Manhattan, Cyrus Vance, ha spiegato che la maggior parte di questi reperti è legata alle indagini condotte su Edoardo Almagia, un antiquario italiano. Successivamente sempre gli Stati Uniti hanno restituito al “Bel Paese”, più di 60 reperti archeologici. Tra i reperti anche il noto affresco di Ercolano raffigurante Ercole bambino con il serpente, per un valore complessivo di 20 milioni di dollari. Questi sono solo alcuni esempi.

La collezione Borghese

Non tutti lo sanno, ma in origine il Louvre era vuoto e la “refurtiva” si trova quasi tutta lì. Naturalmente non mi riferisco alla Gioconda che trafugò il povero sprovveduto Perugia, poiché essendo stata acquistata dal re di Francia direttamente dal Leonardo, è di proprietà del governo francese. Tornando al barone Dominique Vivant Denon, egli per oltre un ventennio si occupò del “trasferimento” di opere d’arte di ogni tipo, verso quello che poi è diventato uno dei musei più visitati al mondo.

sposalizio della vergine del Prugino - opera del Mantegna
La crocefissione del Mantegna

Naturalmente la maggior parte di queste opere d’arte partì dall’Italia e poche fecero ritorno. Uno dei misteri della razzia fu il prelevamento sotto forma di vendita fittizia alla Francia di 344 pezzi della collezione del principe Camillo Borghese, marito della sorella Paolina. La leggenda narra del povero principe Borghese costretto a firmare sotto la minaccia di una pistola, impugnata dall’imperatore.

Molti i tentativi di restituzione andati a vuoto

Durante il Congresso di Vienna del 1815, dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo, si ordinò alla Francia di restituire tutte le opere sottratte senza negoziati diplomatici poiché le spoliazioni sistematiche erano contrarie ai principi di giustizia e alle regole della guerra moderna. Tempo dopo, alla Francia fu imposto di restituire le opere all’Italia, e il Vaticano mandò Antonio Canova a sovrintendere. L’artista varcò le soglie del Louvre nell’agosto del 1815 ma il direttore Vivant Denon tentò in ogni modo di osteggiarlo.

colori vivaci - Ghirlandaio La Visitazione
La visitazione – il Ghirlandaio

La Francia  tentava di rallentare e ostacolare il processo di restituzione in ogni modo. Antonio Canova infine riuscì a trovare un valido alleato nella sua impresa. William Richard Hamilton, il sottosegretario del Ministro degli Esteri britannico che aveva a cuore la causa italiana, lo aiutò molto, ma una gran parte di quelle opere sono incredibilmente ancora al Louvre.

Il Louvre custode dell’arte italiana

Quali capolavori la Francia non ha restituito precisamente? Sono tanti, almeno 248. Si trovano al Louvre e anche in altri musei francesi come ad esempio il Musée Napoléon. Fra i capolavori ancora non restituiti c’è l’ascensione di Cristo di Pietro Perugino. Anche l’Eterno benedicente con cherubini e angeli sempre del Perugino e il suo bellissimo Sposalizio della Vergine. Sono ancora in Francia Le Stigmate di San Francesco di Giotto e il Trionfo di Giobbe di Guido Reni. E’ al Louvre la Maestà di Cimabue e a Pala Barbadori di Filippino Lippi, la Crocifissione, Orazio nell’orto e la Resurrezione, Madonna della Vittoria, tutte opere del Mantegna. E ancora l’Incoronazione della Vergine del Beato Angelico e la Madonna col Bambino, Sant’Anna e quattro santi del Pontormo. La Madonna col Bambino in trono tra i santi Giovanni Battista e Maria Maddalena di Cima da Conegliano. Le nozze di Cana del Veronese.

Ministro della cultura Gennaro SanGiuliano – Il Louvre restituirà all’Italia le opere d’arte?

E, ancora, la Madonna della colomba di Piero di Cosimo e il Trionfo di Tommaso d’Aquino di Benozzo Gozzoli. Il Sacrificio di Noè di Poussin, l’Incoronazione di spine di Tiziano e la Madonna con Bambino e San Giovannino di Giulio Romano. Ma anche la Visitazione della Vergine del Ghirlandaio e la Madonna in trono di Cimabue. Tutti gli italiani dovrebbero sostenere la richiesta di restituzione di queste opere avanzata dal ministro SanGiuliano: finalmente qualcuno ha osato!

(Foto Wikipedia)

Il Louvre restituirà all’Italia le opere d’arte che trattiene? Il ministro Sangiuliano ha fatto richiesta ufficiale ultima modifica: 2023-04-20T08:41:02+02:00 da simona aiuti

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