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Intervista a Leo: bon courage, italiens!

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Benvenuto su ItParigi, Leo! Chi sei? Presentati ai nostri lettori con dieci parole!

Leo, classe 1971, romano di nascita parigino dal 2004, architetto, attualmente gestore di Sparks, un Wine Bar vicino à Montmartre, futuro papà, amante della buona cucina del buon vino e delle 2 ruote!

Com’è la vita in quel di Parigi di questi anni ’10?

Alti e bassi, all’inizio ero entusiasta di tutto quello che una grande capitale europea poteva offrire… lavoro, incontri, cultura, cucina, ecc. I primi 6 mesi sono stati i più intensi, alla scoperta di una città ricca e complessa. I musei, i teatri, i ristoranti esotici, la Senna. Il corso di francese, all’arrivo parlavo solo inglese e spagnolo. Gli incontri improbabili (da italiano riesci a comunicare con tutti), la difficile comprensione del “sistema” a volte paradossale, per esempio l’ottenimento della famosa “Carte Vitale” che serve ad inserirti nel sistema sanitario nazionale.

Se non hai un lavoro non puoi averla, in banca ti dicono che senza lavoro sarà difficile aprire un conto corrente senza garanzie (nessuno ti conosce). Negli uffici dell’Assurance  Maladie ti dicono che senza conto corrente non si può fare nulla. Insomma ho messo un po’ di tempo per sbloccare il sistema.

Poi la ricerca del lavoro… se non hai mai lavorato in Francia gli studi degli architetti non prendono il rischio con uno che non parla correttamente la loro lingua e non capisce i termini tecnici tipo APS APD DCE PRO… arabo no? Mais bon, l’ho presa come un challenge e dicevo a tutti che avrei cambiato il sistema. Primo lavoro (dopo 6 mesi di galera) tutto è diventato più chiaro e facile. Con uno stipendio iniziale di 1600/2000€/mese puoi fare molte cose. Dopo una decina di collaborazioni anche ad alto profilo (progetti a 300 milioni) e uno stipendio di 4000€ ho cominciato e sentire il bisogno di trovare la mia indipendenza (il capo di me stesso).

Ora guadagno molto meno, ma sono io che comando!!!

Poi con il passare del tempo ho cominciato a vedere anche i lati negativi… una popolazione a volte ostile agli “expat” come me e un clima freddo e piovoso 10 mesi su 12, prezzi astronomici per mangiare e dormire.

Cambiare il sistema? Ci sto ancora lavorando…

Perché hai scelto Parigi (lavoro, amore, studio etc.)?

Amore… (ah, le parigine!) e poi lavoro: per gli architetti all’epoca, negli anni 2000 il lavoro era tanto e ben pagato!

Lo rifaresti se potessi tornare indietro?

Si, senza esitazioni… amo il mio paese (ora ci vado in vacanza e faccio il turista!) ma il sistema aveva cominciato a starmi un po’ stretto… tipo “sei figlio o amico di qualcuno? allora vai avanti” volevo dimostrare a me stesso che ce la potevo fare da solo. Guarda quello che sta succedendo da quelle parti e capirai che non c’è nessun rimorso.

Gli italiani a Oltralpe: com’è il rapporto con i parigini / i francesi? E soprattutto… differenze culturali tra i due popoli? Ce ne sono?

Siamo talmente simili e diversi allo stesso tempo che ci tolleriamo “quasi” sempre in modo amichevole. C’è da dire che “loro” i francesi ma sopratutto i parigini ci invidiano tutto o quasi. La bellezza del nostro paese, il sole, le donne curatissime in ogni dettaglio (così come gli uomini), il buonumore (loro sono spesso depressi e non sanno il perché). Insomma non ce la fanno, e a volte ti fanno sentire il peso della loro frustrazione. Però hanno anche dei lati positivi… sono pragmatici e se dicono una cosa è quella. Noi (italiani) a volte chiacchieriamo molto senza arrivare all’obbiettivo.

Consigli a chi, per motivi di studio o lavoro, sceglie la Francia / Parigi come meta per realizzare i suoi sogni?

Lasciate perdere… scherzo!!! Venite, venite (per un bicchiere di vino…) ma… bisogna avere una volontà d’acciaio per combattere tutte le avversità di questo grande paese!

Dove (e come!) ti vedi tra dieci anni?

Con mia moglie e mia figlia, credo e spero in Italia… a Roma, per la precisione. Sennò sempre a Parigi che tutto sommato sto cominciando a digerire!!!

Grazie per la disponibilità e la professionalità dimostrata!

Grazie a voi e “bon courage”!

Leo sparksparis.com

Intervista a Leo: bon courage, italiens! ultima modifica: 2018-04-09T17:52:57+02:00 da Stefano Labbia

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