Ci vorranno almeno sei anni per ricostruire la cattedrale parigina di Notre Dame, dopo l’incendio di qualche giorno fa che ne ha distrutto la parte superiore. Questa la previsione degli esperti mentre la Francia e il mondo si mobilitano per restituire al maestoso duomo gotico il suo originario splendore. Il governo francese ha già lanciato un concorso internazionale per architetti, finalizzato alla ricostruzione della guglia divorata dal fuoco insieme al tetto ligneo. L’annuncio è stato dato dal premier francese Edouard Philippe che ha presentato un progetto di legge che prevede anche una sottoscrizione nazionale.
Cattedrale di Notre Dame, la preghiera del Papa
Dopo il devastante incendio della cattedrale parigina che ha colpito il mondo intero, Papa Francesco ha inviato un messaggio a mons. Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi. “La cattedrale di Notre Dame possa ridiventare grazie ai lavori di ricostruzione e alla mobilitazione di tutti, lo scrigno nel centro della città. Sia segno di fede di quanti l’hanno edificata, chiesa madre della sua diocesi, patrimonio architettonico e spirituale di Parigi, della Francia e dell’umanità”.
Questo uno stralcio del messaggio del Santo Padre all’alto prelato parigino. “Mi unisco alla sua tristezza e a quella dei fedeli della sua diocesi, degli abitanti di Parigi e di tutti i francesi – aggiunge Papa Bergoglio – in questa Settimana Santa in cui facciamo memoria della passione di Gesù, della sua morte e risurrezione, assicuro la mia vicinanza spirituale e la mia preghiera”.
Il mondo si mobilita per Nostra Signora di Parigi
È partita da subito la campagna di solidarietà internazionale per la ricostruzione del duomo parigino. Dopo lo sgomento iniziale, dalla Francia e da diverse parti del mondo sono arrivate le prime donazioni milionarie per restituire all’antica cattedrale la sua straordinaria bellezza. La Disney ha annunciato che contribuirà con 5 milioni di dollari alla ricostruzione dell’edificio sacro.
Nella cattedrale è stato ambientato il film d’animazione del ’96 “Il gobbo di Notre-Dame”, tratto dal romanzo di Victor Hugo. La Disney sta preparando anche un adattamento live action del ‘Gobbo’. La famiglia Pinault, tra le più ricche di Francia, alla guida del colosso Kering, ha annunciato la donazione di 100 milioni di euro. La famiglia Bettencourt-Meyers, tra le più ricche di Francia, erede del colosso L’Oréal, ha assicurato una donazione di 200 milioni. Altri 200 milioni di euro sono stati promessi dal gruppo LVMH della famiglia Arnault.
La solidarietà della Fenice di Venezia
La Fenice di Venezia ha voluto omaggiare la Francia, colpita al cuore dall‘incendio di Notre-Dame, illuminando la facciata del teatro con i colori della bandiera francese. “I colori della nostra e vostra serata si colorano di Francia – hanno scritto sulla pagina Facebook i responsabili della struttura teatrale – perchè i simboli dell’arte e gli epicentri di cultura appartengono a tutti e sappiamo risorgere sempre dalle loro stesse ceneri”.
Su Twitter la sovrintendenza teatrale ha pubblicato un altro messaggio di solidarietà e vicinanza ai parigini e a tutti i francesi: “Siamo stati assaliti dal fuoco, ma dal fuoco due volte siamo risorti più forti di prima. Siamo al vostro fianco amici”. La Fenice, infatti, è andata distrutta dalle fiamme nel 1836 e poi ancora nel 1996.
Firenze espone l’autoritratto di Chagall che raffigura anche Notre Dame
Palazzo Pitti a Firenze presenta in questi giorni l’autoritratto del grande pittore Marc Chagall. L’opera, esposta nella Galleria Palatina, raffigura anche Notre Dame de Paris. L’iniziativa è voluta dal museo fiorentino in segno di solidarietà verso Parigi e la Francia, dopo che le fiamme hanno avvolto il duomo.
L’autoritratto, al quale Chagall era particolarmente affezionato, è stato donato dallo stesso artista agli Uffizi, nel 1976. La tela sarà presto offerta permanentemente alla visione del pubblico nella Galleria degli Uffizi, nelle nuove sale dedicate agli autoritratti. “Gli Uffizi volano con il cuore a Parigi per abbracciare la Nostra Signora – ha dichiarato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt – l’esposizione a Palazzo Pitti di questo capolavoro di Chagall, vuole essere la testimonianza fisica, concreta del nostro affetto verso gli amici francesi”.
(Foto Ansa/ Facebook Teatro La Fenice)