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Degas e Napoli, un legame profondo e fortissimo

Napoli

Degas e Napoli un legame non solo profondo ma pieno di sfaccettature. Dobbiamo fare un salto indietro del tempo, quando l’artista in Francia, seppe di essere candidato alla ghigliottina. Quello era il momento di “cambiare aria”.

Degas a Napoli

Degas si rifugiò a Napoli, nel Regno delle Due Sicilie, chiedendo asilo in qualità di aristocratico e di perseguitato politico. Nella città partenopea René Degas si ambientò subito piuttosto bene, e in modo pratico. Mantenne un atteggiamento politicamente un po’ neutro. E si dedicò piuttosto a consolidare la sua situazione economica prima come agente di cambio poi fondando un istituto bancario di successo. Diventò a suo tempo, anche banchiere personale di Gioacchino Murat.

Degas e Napoli - Nudo Di Degas in foto

Inoltre, sempre a Napoli René De Gas riuscì ad accumulare un ingente patrimonio finanziario. Arrivò ad acquistare per sé l’intero palazzo Pignatelli di Monteleone, un immobile di cento stanze nel cuore del centro storico di Napoli. Divertente che oggi quel palazzo per assonanza lo chiamano “il palazzo del gas”. E così il francese nel tempo intrecciò una fitta rete di rapporti con diverse famiglie nobili napoletane.

Museo archeologico di Napoli

Riuscendo così a superare senza particolari conseguenze i tumultuosi avvenimenti e sovvertimenti politici che si succedettero a Napoli. Del resto tali eventi sconvolsero non solo Napoli, ma anche il resto della penisola italiana nel corso del XIX secolo. Degas inaugurò questo suo personalissimo grand tour a Napoli, dove sbarcò ufficialmente il 17 luglio 1856.

Degas e Napoli - Degas e donna popolare
dipinto di Degas

Nella città partenopea l’artista ebbe modo di ricongiungersi anche con il nonno René Hilaire, che dapprincipio lo ospitò nella sua vasta dimora, palazzo Pignatelli di Monteleone, che poi Degas acquisì. Il viaggio in Italia, oltre a un’inestimabile opportunità formativa, era, infatti, anche un modo per ricongiungersi con i familiari. In parte erano residenti a Napoli, in parte a Firenze. Napoli, città esuberante e vivace offriva un clima mediterraneo meraviglioso. All’epoca Napoli non solo offriva grande fervore culturale, ma anche una vasta gamma di divertimenti pittoreschi, gastronomici di ogni genere.

Cappella del principe di San Severo

Degas, tuttavia, conduceva una vita ascetica, totalmente dedicata all’arte, e pertanto consacrò il suo soggiorno napoletano al perfezionamento della sua pittura. Notevole, in tal senso, il Ritratto di Hilaire De Gas, opera raffigurante proprio il nonno che si può considerare a pieno titolo il primo cimento artistico di rilievo del giovane Degas. A Napoli Degas frequentò assiduamente l’Accademia Reale di Belle Arti, pur rimanendone insoddisfatto a causa del taglio decisamente troppo accademico.

Degas e Napoli- Cornetti napoletani

E le collezioni del museo archeologico nazionale, rimanendo profondamente colpito da «quella massa inestimabile di tesori di arte. Tesori che dalla famiglia Farnese passò ai Borboni di Napoli. Meditò con grande attenzione anche sui vari dipinti esposti a Capodimonte, a partire dal Papa Paolo III di Tiziano, dal Leone X di Andrea del Sarto e dalla Santa Caterina del Correggio. Lo colpirono molto sia l’arte antica, quella a suo giudizio «più forte e più incantevole».

Museo di Capodimonte – Degas a Napoli

Financo un dipinto del Lorrain, da lui descritto con grande trasporto emotivo: «è il più bello che si possa vedere, il cielo è d’argento gli alberi sono parlanti». Recepì stimoli cruciali anche dalla vibrante scena artistica partenopea, animata in quegli anni – dopo il definitivo tramonto della scuola di Posillipo – dalla pittura naturalistica di Filippo Palizzi, con il quale strinse una solida amicizia. Trascorse piacevoli giornate con il nonno, con il quale intrecciò un rapporto di reciproca stima e rispetto, e fu tremendamente folgorato dal patrimonio naturalistico di Napoli, che descrisse con impegno quasi topografico. Insomma Napoli si conferma città che accoglie artisti, allora come oggi.

Degas e Napoli, un legame profondo e fortissimo ultima modifica: 2023-10-18T09:15:05+02:00 da simona aiuti

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