La mostra del cinema di Venezia si è conclusa l’11 settembre scorso. Il Lido di Venezia non si è ancora svuotato delle personalità che hanno partecipato e noi già sentiamo la mancanza delle meraviglie che abbiamo visto. Ogni anno il cinema compie la sua magia, diffondere e condividere le forme d’arte di cui è fatto. Ritorno sui momenti salienti dell’ultima edizione.
Un po’ di storia
La mostra d’arte cinematografica è organizzata dalla Biennale di Venezia ed è il festival dedicato alla settima arte più antico del mondo. Va da sé che è anche uno dei più prestigiosi. Fu realizzata per la prima volta nel 1932 e divenne presto un appuntamento annuale dal 1935. La mostra del cinema di Venezia conserva intatto tutto il suo fascino, il suo prestigio e il glamour che solo il Lido può garantire. Gli anni del secondo conflitto mondiale ostacolano lo svolgimento della manifestazione che resiste in modo da fiorire straordinariamente negli anni che seguono e che definiranno un’epoca. Gli anni ’50 e ’60 segnano l’apertura al cinema internazionale con l’arrivo delle maestranze di Hollywood in laguna. Anche il cinema francese trova spazio e i giovani autori italiani fanno la storia.
La mostra del cinema di Venezia tra passato e presente
Ogni volta che si svolge il festival non si può fare a meno di ripensare alle edizioni passate. Avremo sotto gli occhi per settimane le foto del tappeto rosso con i look delle star, ma chi è che non pensa alle immagini imperiture della dolce vita? Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Brigitte Bardot. Gli scandali, i look da sogno, Venezia. Insomma, un pizzico di nostalgia è giustificato e poi diciamo che qualcuno che si ispira alle origini c’è sempre.
Mostra del cinema di Venezia: un’edizione all’italiana
La mostra è sempre all’altezza delle aspettative. Tutti sono più che felici di arrivare in Italia e c’è da dire che l’ospitalità è il nostro forte, il mondo lo sa. Dalla cerimonia di apertura con una madrina, Serena Rossi emozionata e spontanea (che è stata anche snobbata da Jennifer Lopez) alla dedica di Roberto Benigni alla moglie Nicoletta Braschi. La verità è che il fascino del festival del cinema di Venezia è influenzato dal tocco inequivocabilmente italiano che lo rende unico e fa sentire tutti parte di una magnifica festa dedicata all’arte.
Tutti i vincitori
Adesso basta parlare di noi e concentriamoci su chi da questa edizione è uscito vincitore.
La regista francese Audrey Diwan ha vinto il Leone d’oro per il miglior film, L’événement. Mentre il Leone d’argento per la miglior regia è stato vinto da Jane Campion per The power of the dog.
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, ha vinto il Gran Premio della giuria, e la stessa giuria presieduta dal regista sudcoreano Bong Joon-ho, ha assegnato la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile e maschile a Penelope Cruz per Madres Paralelas e a John Arcilla per On the Job: The Missing 8.
E poi ancora abbiamo la Miglior sceneggiatura che è quella di Maggie Gyllenhaal per The lost daughter, il Premio Marcello Mastroianni è di Filippo Scotti (un attore emergente) per È stata la mano di Dio.
Il Premio speciale della giuria è per Il Buco di Michelangelo Frammartino.
Miglior film della sezione Orizzonti è Pilgrims di Laurynas Bareiša e in ultimo ma non per importanza, il Premio Leone del futuro per la miglior opera prima è andato a Imaculat di Monica Stan e George Chiper-Lillemark.
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© biennale di Venezia
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