Oggi ItParigi vuole accompagnarvi a tavola in un viaggio gourmand! Ecco le nostre zucchine ripiene, una ricetta antistress e buona tutto l’anno. Un piatto semplice e genuino che un po’ tutte le regioni italiane e non solo, rivendicano come proprio. Noi però, vogliamo farvi immergere nel regno culinario dell’assolata Puglia con i suoi capperi, il sugo di pomodoro e lui, il re indiscusso della cucina: il parmigiano! Quindi, amanti dell’emmenthal rapé, questo articolo non è per voi… Ma se volete convertirvi al Reggiano, siete dei nostri!
Zucchine ripiene: les incontournables per la nostra ricetta
Per preparare delle succulente zucchine ripiene occorrono degli ingredienti base, senza i quali non potremmo render giustizia al nostro piatto. Innanzitutto, le zucchine: un po’ care a Parigi, è vero, ma anche nei supermercati simbolo della capitale, potrete trovarne di buone. Da non confondersi con gli odiosi concombres, naturalmente. Poi, non deve mancare una bella pummarola! Ebbene sì, la sauce tomate è un altro incontournable per il nostro piatto. Vanno bene le salse già pronte, a patto che non contengano carne all’interno. Ma andiamo per gradi e scopriamo insieme gli ingredienti precisi di cui abbiamo bisogno.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
- 3 o 4 zucchine grandi. Potete utilizzarne anche di più piccole. L’unico inconveniente sarà una maggiore difficoltà nella farcitura;
- 1 uovo;
- 70 gr. di Parmigiano Reggiano;
- 50 gr. di provola a cubetti;
- 50 gr. di prosciutto cotto o in alternativa, 2 wurstel piccoli;
- Capperi q.b.;
- Prezzemolo q.b.;
- Sale fino q.b.;
- Una manciata di pan grattato;
- Salsa di pomodoro;
- Una presa di zucchero;
- Una cipolla;
- Basilico q.b.
- Olio extra vergine d’oliva q.b.
Fase 1 per preparare le nostre zucchine ripiene: il taglio
Siamo ad una delle fase cruciali del nostro piatto. “Ma come?”, dirà qualcuno, “e menomale che era una ricetta antistress!”. Ma sì amici, lo è! Solo che farcire qualcosa che non sia un molle calamaro richiede un taglio preciso. Infatti, una volta tagliate a metà le zucchine, dobbiamo scavarne la polpa, ricavando delle piccole barchette. Vi consiglio di incidere prima al centro della polpa e poi ai lati, praticando in tutto tre tagli che agevoleranno lo svuotamento dell’ortaggio. Come direbbe Giovanni Mucciaccia di Art Attack: “Fffatto?”. No, tranquilli: niente colla vinilica nelle nostre zucchine ripiene.
Ora che abbiamo tutta la polpa, dobbiamo tagliarla a cubetti e iniziare a soffriggerla in una padella con dell’olio. In un’altra casseruola, preparate allo stesso tempo il sugo di pomodoro: una bella cipolla a rosolare per cominciare, poi la vostra salsa già pronta. Ebbene sì! Noi italiani a Parigi, la salsa pronta la ricuciniamo! Non come alcuni parigini che ho incontrato e che versano dal frigo (cioè dal frigo, vi rendente conto!?) la salsa direttamente sulla pasta. Consiglio di mia nonna: per attenuare l’acidità del pomodoro, metterci una manciata di zucchero. In seguito, potrete salare a piacimento e aggiungere lui, Monsieur le Basilic.
Fase 2: preparariamo il ripieno delle nostre barchette vegetali
Quando la nostra polpa di zucchina si sarà raffreddata e il nostro sugo ormai pronto, possiamo passare alla fase più divertente. È il momento di farcire le zucchine ripiene, appunto. Perché non coinvolgere i vostri bambini in questa operazione? Un modo come un altro per giocare insieme durante questo nuovo lockdown. In una ciotola, rompete un uovo e deponete la polpa soffritta, del pan grattato, del prezzemolo, della provola a cubetti e del prosciutto. Io non lo avevo e ci ho messo due wurstel piccoli. Un pizzico di sale e poi lui, il parmigiano.
E se non lo trovate a Parigi, ebbene andate miei prodi! Uccidete, se necessario, ma scovatelo! “Ma io ho dell’emmenthal rapé, non è lo stesso?”. NO! Assolutamente non è lo stesso! Nun ce provate! Ritornando calmi dopo una leggera crisi da abomini culinari, siamo pronti a farcire le barchette vegetali. Cercate di premere e sigillare meglio che potete, perché sta arrivando lei, la fase 3, più temuta di un nuovo DPCM di Conte: la frittura.
Fase 3: friggiamo le nostre zucchine ripiene. La spadellata della morte
L’ultima fase di preparazione delle zucchine ripiene è quella più spericolata, ma anche quella che vi darà più soddisfazioni. È la fase della frittura delle nostre barchette vegetali, al fine di renderle davvero croustillantes! Siete pronti a sfidare le leggi di gravità tra i fornelli? Allez, c’est parti! In una padella fate scaldare dell’olio d’oliva. Da buona pugliese aggiungerei, “olio evo come se piovesse”, ma non voglio influenzarvi nella quantità. Quando l’olio sarà ben caldo, posate le zucchine ripiene a pancia in giù, dal lato della farcitura insomma. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Rischieremo di versare il composto? Forse. Ci procureremo un’ustione di terzo grado sui polpastrelli? Potrebbe accadere. Mangeremo da re, nonostante tutto? Sicuramente!
Ci sarà poi quel momento di grazia in cui sentirete un profumino indicatore: le metà delle nostre zucchine sono fritte. E ora? Pensate che fosse finita qui? Ebbene no, perché è il momento di friggere le barchette anche dall’altro lato. Ed è questo il salto della morte, quello in cui potrebbe scivolarvi una barchetta tra le griglie del piano cottura della Franke del vostro padrone di casa. E voleranno santi parigini, italiani, pugliesi e longobardi ma, una volta recuperata l’infingarda barchetta e saggiamente rosolata, avrete superato l’iniziazione!
Ora non vi resta che disporre le vostre zucchine ripiene in una bella teglia, inondarle di pummarola e infornarle per una ventina di minuti. Il tempo insomma di riparare al danno oleoso sul piano cottura e gustare questa magnifica ricetta con quintali di Pane Vivo.
Bon appétit!
In copertina, le zucchine ripiene di itParigi. – Ph: S.J. De Rosa
