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Caterina De Medici: la regina che ha “italianizzato” la Francia col galateo e la buona cucina

Caterina De Medici - Caterina De Medici E Le Crespelle

Caterina De Medici è stata una donna su cui dapprincipio nessuno avrebbe mai puntato. Non era particolarmente bella, un po’ bassina e piuttosto rotondetta, eppure aveva qualcosa di speciale, al punto da riuscire a dare molto filo da torcere ai suoi detrattori.

Caterina De Medici

In Francia la chiamavano “quella donna italiana“; proprio perchè, in genere, tenta di svilirci chi ci teme e questo è molto significativo. Inoltre Caterina, dall’aspetto in apparenza goffo non era la sposa che Enrico II si aspettava. Aveva gli occhi sporgenti e il naso grande, tipico dei Medici, ma come buona parte dei suoi parenti era intelligente e volitiva e trovava spesso rimedio a certi difetti. Aveva una vita ampia, e allora si inventò il primo corsetto, costringendo tutte le donne di corte ad indossarlo. Loro la detestavano e lei le torturava, ma per renderle più aggraziate ovviamente.

Caterina De Medici - lo Zuccotto di Caterina

Caterina aveva un carattere granitico, era intelligente, colta e molto determinata. Era senza dubbio, una donna “atipica” per i canoni dell’epoca. I suoi molteplici interessi contemplavano perfino l’astrologia. Diventando regina, impose la sua linea in modo maschile, riuscendo a rivoluzionare la corte francese, che era piuttosto recalcitrante alle sue innovazioni.

Caterina De Medici e l’introduzione delle mutante e della forchetta in Francia

Di certo non era una regina remissiva e voleva spiccare. A soli quattordici si sposò con Enrico II  futuro re di Francia. Si sentiva insicura per la sua bassa statura, quindi con l’aiuto di un artigiano fiorentino, ideò e disegnò i primi tacchi moderni. Si alzò di dieci centimetri e questo la dice lunga! È stata sempre Caterina De Medici a introdurre l’uso della forchetta e le mutande.

Caterina De Medici - Tavola Elegante con posateria italiana

Considerava indecoroso afferrare la carne con le dita e quindi si munì di bellissimi servizi di posate all’italiana. Le mutande erano necessarie per andare a cavallo, per igiene. Allo stesso modo la regina italiana abituò i suoi commensali all’uso di bellissimi e pregiati “tovagliati”. Non dovevano mancare raffinati fazzoletti per il naso, poiché in Francia l’uso di soffiarsi il naso con smerli di camicie o con le mani, la faceva inorridire.

Gusto e galateo italianizzano la Francia

Dopotutto Caterina proveniva da Firenze, città ritenuta la più raffinata, elegante e intellettuale d’Europa e alla sua corte, non voleva vedere “indecenze”. A tavola introdusse l’olio d’oliva, le crespelle, gli spinaci, i fagioli, i piselli e i carciofi. Le sue buone maniere a tavola interruppero anche la tradizione medioevale di mangiare cibi dolci e salati insieme e la corte ne trasse giovamento. Tanto che molti lodavano “l’italiana”. I cronisti dell’epoca dicono che dopo aver servito il pranzo, arrivavano i dolci, tanti piatti freddi a base di lamponi, arance e limoni. Caterina aveva un vero talento per preparare i sorbetti.

Caterina De Medici - Profumi assortiti
profumi

Sapeva confezionare la frutta sciroppata, le marmellate e altri dolci come lo zuccotto. Portò in Francia il primo gelato, con l’aiuto di Giuseppe Ruggeri, un macellaio italiano appassionato di cucina. Sembra che sia stata sempre Caterina De Medici a introdurre l’uso del profumo, per “non sentirsi mancare”, in talune occasioni.

Renato Bianco profumiere

Al riguardo, una volta sposata, portò con sé il suo profumiere di fiducia (Renato Bianco), il quale trovò nella regione di Grasse le materie prime migliori per le sue essenze. I profumi a Firenze erano regolarmente indossati, essendo simboli di nobile casato. Inoltre è stata proprio Caterina a creare la “cuisine” francese, introducendo l’importante differenza tra cibi salati e dolci. Gettò  le basi per lo sviluppo dell’arte culinaria francese.  Molti non sanno che la celebre soupe à l’oignon ha come antenata la cipollata, piatto della tradizione toscana che Caterina fece conoscere ai francesi.

Macaron

Anche le golosissime crepes, hanno origine dalle italianissime crespelle piatto toscano molto ghiotto e saporito. E anche le omelettes nascono dal cosiddetto pesce d’uovo, che è l’antenato della frittata. Il biscotto, oggi chiamato macaron, è nato a Venezia e fu presentato ufficialmente in Francia dal cuoco di Caterina durante il suo pranzo di matrimonio. Questi biscotti conquistarono Enrico II e fu lo scrittore Rabelais a dargli questo nome. Quello che Caterina ha fatto nella corte francese è una vera e propria “italianizzazione”, una rivoluzione tricolore, anche se all’epoca non esisteva ancora. 

Caterina De Medici: la regina che ha “italianizzato” la Francia col galateo e la buona cucina ultima modifica: 2023-05-13T08:43:03+02:00 da simona aiuti

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