Circa una settimana fa, noi della redazione di ItParigi siamo stati nuovamente al concerto al Pinot Grigio di Marco Iacampo di ritorno a Parigi. Ormai è chiaro il nostro interesse per questo artista, per le sue sonorità, per la sua musica, per quello che comunica. Questo è il nostro resoconto.
Marco Iacampo durante la sua esibizione al Pinot Grigio. Foto: ©Davide Weber Photography.
Il resoconto del concerto di Marco Iacampo al Pinot Grigio.
Scegliendo come “sigla” iniziale Mondonuovo da Valetudo del 2012, il concerto si è svolto nell’atmosfera conviviale che ormai conosciamo del Pinot Grigio. Innanzitutto ci sono stati alcuni irrinunciabili cavalli di battaglia. Pensiamo per esempio a Ogni giorno ad ogni ora, Tanti no e un solo sì, Pittore elementare, Non è la California. Senza dimenticare alcuni brani tratti da Fructus, uscito lo scorso maggio per la label Urtovox. Abbiamo potuto, così, riascoltare brani come La vita nuova o Le mie canzoni. A ciò aggiungiamo pure una cover importante. Stiamo parlando della bellissima Il suonatore Jones di Fabrizio De André a vent’anni dalla scomparsa nel 1999. Il brano, che fa parte di un album che ormai è una pietra miliare della musica italiana (Non al denaro non all’amore nè al cielo del 1971), oltre a essere legato a ricordi personali del songwriter, era perfetto per l’atmosfera raccolta della serata.
Marco Iacampo durante la sua esibizione al Pinot Grigio. Foto: ©Davide Weber Photography.
I nuovi progetti e quelli attuali
Durante il concerto, Marco Iacampo ci ha “regalato” in anteprima l’esecuzione di alcuni brani inediti. Questo ci fa sicuramente pensare a nuovi progetti, magari da portare avanti con quelli già in atto. Ci riferiamo nello specifico a “Veneto Contemporaneo”, nato per dare voce alle voci legate alla regione da cui proviene appunto Iacampo. Da questo gruppo viene alla luce “Il nuovissimo De André”, uno spettacolo che ricorda il cantautore genovese attraverso le reinterpretazioni personali deli artisti che ne fanno parte. Insieme a questo progetto, e a tanti altri, rimaniamo in attesa di vedere, anzi, di ascoltare le novità che Marco Iacampo ha in serbo per noi. Non ci resta, quindi, che risentirci alla prossima puntata.
Foto di copertina: ©Davide Weber Photography.