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ARTE & CULTURA

Maria Callas, la divina, da New York, Milano e Parigi

Maria Callas

Maria Callas, intrecciata visceralmente alla cultura italiana, croce e delizia del suo cuore, e icona di stile parigino fino alla fine. Il 2 agosto 1947, a ventitré anni Maria canta per la prima volta in Italia nella Gioconda areniana, il suo vero autentico debutto. Fu intervistata mostrando un italiano quasi perfetto con un lieve accento veneto mantenuto per tutta la vita. L’orecchio attento di Giuseppe Pugliese dapprincipio la consacrò “artista d’una sensibilità musicale non comune, dal gioco scenico felicissimo e sicuro”; era già nella leggenda.

Dal debutto al matrimonio

Non fu semplice per Maria Callas affrontare i meandri del palcoscenico italiano, ma il 21 aprile 1949 giunse il matrimonio con Meneghini che l’adorò sempre. Esisteva qualche ostacolo per le nozze fra un cattolico e una greco-ortodossa che convivevano, ma “Titta” l’avrebbe sposata anche solo civilmente.

MAria callas

Giunse provvidenziale da Roma la dispensa necessaria all’unione interconfessionale, purché il tutto avvenisse in sordina, in una celebrazione serale nella sagrestia dei Filippini a Verona; chiesa dei Ss. Fermo e Rustico e senza invitati. Iniziò l’ascesa e Meneghini per ogni debutto le regalava un gioiello prezioso.

MAria callas

Nel 1954, Luchino Visconti mise in scena “La Vestale” con Maria Callas, e trovò in lei lo strumento ideale  per la rinascita del melodramma. La Callas divenne l’interprete ideale per il canto, per le qualità di attrice, e per il fascino. Intanto tutto il mondo la stava cercando, da New York a Londra, all’Opera di Parigi.

Dal debutto romano a quello parigino

Nel 1958 al Teatro dell’Opera di Roma si apriva la stagione operistica con la Norma di Bellini interpretata dalla grande Maria Callas. Tra il pubblico c’erano VIP come Anna Magnani, Gina Lollobrigida e anche il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Maria Callas dal temperamento sanguigno, aveva saputo che suoi rivali avevano mandato qualcuno a fischiarla e decise di non esporsi con un escamotage. Dopo il primo atto, per evitare il rischio dell’affronto, la “divina” decise di lasciare il teatro, adducendo un abbassamento di voce; di certo l’incidente causò grande scalpore.

MMaria callas

Secondo Visconti, vicino agli ambienti intellettuali francesi, padronissimo della lingua, Maria Callas, temperamento d’attrice e inarrivabile cantante, incline alla grande tragedia, era indomabile. Suscitava gelosie. Sul palcoscenico sfoderava profondità e sentimento come un’attrice di prosa. Il melodramma richiede una dilatazione dei sentimenti, dei gesti, e con la Callas che suscitava molte invidie, si poteva arrivare oltre con molta facilità.

Maria Callas a Parigi

Lei era talentuosa, ma controllata, e dotata di gusto straordinario. La Callas voleva che Visconti l’accompagnasse sul palcoscenico fino in quinta, si affidava completamente a lui. In Traviata, lui aggiustava le violette sul tavolo, e lei voleva che per il preludio lui stesse lì.

Maria Callas

Il debutto di Parigi di Maria Callas, diversamente dalla serata romana, fu trionfale, un evento che fu trasmesso in Eurovisione in dodici paesi. Era il diciannove dicembre del 1958 e al Palais Garnier, oggi Teatro Nazionale dell’Opera di Parigi la divina trionfò. Quel venerdì ebbe luogo la consacrazione parigina di Maria Callas, un giorno ricordato ancora dall’Opera lirica parigina. La cornice del Palais Garnier per un evento artistico sontuoso non poteva essere migliore.

Maria callas

All’interno c’era un palcoscenico che arrivava a ospitare fino a quattrocentocinquanta artisti. Fu un debutto epico per la Grande Notte del’Opera, che consacrò il mito di un’artista unica che incantò Parigi.

Grace di Monaco, Onassis, Di Stefano e il cinema

Parigi, in seguito fu scelta come luogo di residenza da Maria Callas, al 36 Avenue Georges-Mandel al terzo piano di un palazzo signorile. La “Ville Lumiere” accolse la divina e i suoi amici più intimi. Ogni quindici giorni la principessa Grace di Monaco con il marito, andavano a farle visita, invitati a pranzo dalla Callas; gustando una cucina rigorosamente italiana. Visconti, Zeffirelli e tanti altri si avvicendavano nel salotto di Maria Callas.

maria callas

La cultura mediterranea rimescolava sempre le sue carte, portandola anche nel Cinema. Divenne protagonista del film Medea di Pier Paolo Pasolini, suo grande amico. La proposta venne in realtà da Renzo Rossellini, da tempo amico della cantante. Trionfi, amori struggenti come Onassis, Giuseppe di Stefano, tanti dolori e poi l’epilogo.

MAria callas

 

Le ceneri di Maria Callas furono disperse nell’Egeo per suo volere. Tuttavia esiste una lapide in suo ricordo presso il cimitero parigino di Pere Lachaise, il più celebre cimitero del mondo, tra i luoghi più visitati.

Qualcuno cercherà lì Vincenzo Bellini, pur sapendo che è nel duomo di Catania. Chi si reca a Parigi, ultima dimora della Callas, cercandola tra Tour Eiffel, Notre Dame, il Grand Palais, il Louvre, sentirà aleggiare il suo canto. In tanti cercano Tosca, Bellini e la divina a Pere Lachaise e molte emozioni rendono l’aria e il tempo quasi rarefatti della “Casta Diva”.

Maria Callas, la divina, da New York, Milano e Parigi ultima modifica: 2019-01-04T09:04:23+01:00 da simona aiuti

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